🇮🇹NUOVA SERIE: Reminiscenze di un'adolescente #1 📝
Il primo mercoledì del mese
Ciao, sono Annalisa. Sono una scrittrice e una formatrice del ‘mindset’ fuori dall’ordinario. In A Glimpse of Life parlo di sviluppo personale condividendo i miei pensieri e le mie esperienze. Ciò che desidero è vivere una vita felice, semplice e piena di significato. Il mio focus qua è di costruire una community di persone con lo stssso approccio del voler di più dalla vita, come me! Questo è un posto sicuro per condividere e sentirsi parte di una grande famiglia ✨
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Ciao, cari lettori!
Grasse Novità! Oggi inizio una nuova serie di articoli che sono entusiasta di condividere con voi. Verranno pubblicati ogni primo mercoledì del mese. Una volta al mese, condividerò una pagina dei tanti diari che ho scritto sin da quando avevo 12 anni. Rileggerò i miei anni dell'adolescenza e della prima età adulta e condividerò i miei pensieri di allora, commentandoli con una prospettiva più matura. Sarà interessante vedere quanto sono cambiata da allora e se mi si è accesa una lampadina (spoiler - sì!!) guardando al mio passato dopo tutti questi anni. Cercherò di rendere il tutto il più spontaneo possibile, anche se sono un po' preoccupata perché tendo a dimenticare le cose, quindi.. chissà cosa troverò in quei diari. 😅
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Per il primo articolo di questa serie, speravo di trovare una pagina di diario datata intorno al 1° maggio, che è il giorno della Festa dei Lavoratori in Italia (Labour Day negli USA). Sono cresciuta a Pisa, e in questo giorno io e mio babbo andavamo in bicicletta insieme nelle campagne vicino a Pisa. Ricordo quei momenti come molto speciali perché mio padre era spesso impegnato e non avevamo molto tempo da passare insieme, solo noi due.
Qualche giorno fa, una collega scrittrice
ha pubblicato questa nota sul Festival Gaelico di Beltane, che si celebra tradizionalmente il 1° Maggio, nelle regioni scozzezi e irlandesi. Leggere il suo post mi ha ricordato questo evento, e volevo ringraziarla di cuore per averlo ravvivato in me. Nel nostro scambio di commenti, ho anche vissuto un bellissimo evento di sincronicità tra di noi. Questo mi ha fatto capire che attraverso questa serie sono sulla giusta strada per raggiungere i vostri cuori e le vostre anime.Ieri ho chiesto a mia mamma dei giri in bici, per vedere se ricordava qualche dettaglio. Ha detto che di solito andavamo per mezza giornata, a volte portando uno spuntino, ma ci assicuravamo sempre di essere a casa in tempo per cena. Le sue parole esatte sono state: ‘Vi piaceva mangiare con le gambe sotto il tavolo’. 😂 Peccato, niente picnic, sono così belli!
Comunque, dopo aver controllato tutti i miei diari (due volte!), purtroppo non ho trovato niente relativo ai giri in bici 😐 Tuttavia, credo che la mancanza di informazioni sia anch'essa un tipo di informazione. Quindi, ecco i miei pensieri sull'argomento.
All'epoca non davo abbastanza importanza a queste girate, ma ora ne faccio tesoro. Ora che mio babbo non c'è più, ora che credo che un viaggio nella natura sia la cosa più bella da fare in primavera, ora che darei tutto ciò che ho per passare ancora un'ora con lui. Perderlo ad appena 20 anni e vivere una straziante quasi-rottura con il mio ragazzo di allora solo 9 mesi dopo ha creato un terreno fertile per fare germogliare dentro di me i concetti del "godersi le piccole cose della vita" e il "concentrarsi sul presente". Sono immensamente grata a Tina1, una donna che conosceva il mio ragazzo e la sua famiglia. Nonostante si trovasse in una posizione intermedia, ha raccolto i pezzettini del mio cuore e mi ha insegnato le basi del pensiero positivo, della legge di attrazione e della creazione del proprio cammino nella vita.
Il mio io adolescente scriveva sempre dei problemi. Sembra che i miei diari fossero un deposito per tutti i problemi della mia vita. Questo va di pari passo con il punto precedente. Mi concentravo su ciò che non andava bene, come problemi di cuore, discussioni con i miei genitori su questioni di educazione, problemi con i compagni di scuola / piscina, e così via. Mi sentivo come se stessi lì in piedi, aspettando che la vita mi lanciasse i problemi addosso e reagendo con qualsiasi emozione provassi in quel momento (e, allarme spoiler, i risultati NON erano per niente buoni). Questo mi fa pensare a quanto sia cruciale concentrarsi sulle cose positive della vita, agire consapevolmente su ciò che possiamo controllare e non sprecare energie su ciò che non possiamo controllare (eventi esterni, o come ci trattano le persone). In altre parole, concentriamo i nostri sforzi sulle cose che contano di più per noi. Il punto è che non nasciamo con questa conoscenza intriseca. Dobbiamo impararla e trasmetterla alla prossima generazione. Per me, questa è una delle chiavi per vivere una vita di successo, almeno a livello razionale. Emotivamente, è bene sentire le emozioni, ma è anche importante non lasciare che dominino la nostra vita. Deve esserci un equilibrio. Beh... ok basta potrei continuare all'infinito su questo, ho così tanto da dire! Ma non voglio divagare ora quindi magari ci scriverò un articolo separato su questo in futuro 😁
Dopo aver letto alcune sezioni dei miei diari, mi è venuta in mente una vaga sensazione di timore per la mancanza di privacy, e volevo dire questo... a tutti genitoridel mondo (non solo alle mamme italiane curiosone hihi): per favore non leggete i diari dei vostri figli! Non ricordo che i miei genitori leggessero i miei, ma ricordo che avevo timore che potessero farlo. Credo sia importante che i genitori stabiliscano relazioni positive con i loro figli. Possono insegnar loro che la comunicazione è fondamentale, che non c'è vergogna in ciò che può accader loro nella vita e che la cosa giusta da fare è non tenere le cose dentro, ma raccontarle a qualcuno (ad esempio a un terapeuta, se l'evento è traumatico). Può essere difficile, ma non vale la pena perdere la fiducia dei vostri figli leggendo le loro cose private, e per essere onesti, non per tutto ciò che scrivono vale la pena di tradire la loro fiducia.
Con i ricordi frammentati che ho dalla mia infanzia, devo ringraziare la mia insegnante di scuola media che mi ha introdotto al ‘Diario di Anna Frank’. Grazie a lei, ho avuto l'idea di scrivere un diario, che dopo 22 anni ancora tengo (e adesso si è evoluto in un bel bullet journal [diario puntinato] - anche questo approfondimento lo rimandiamo ad una prossima puntata :D). Comunque ora mi sentirei un po' persa senza quell'aiuto aggiuntivo nel ricordare come erano i miei giorni da bambina. Grazie.
Voi che mi dite, miei cari lettori? Tenevate un diario quano eravate ragazzi? E come vi sentireste a rileggere qualcosa che avete scritto così tanti anni fa? Pensi che imparereste qualcosa di nuovo su di voi dal rileggerli? Oppure, se non avete mai tenuto un diario, rimpiangete di non averlo fatto? Ci sono cose che vi ricordate parzialmente della vostra infanzia? Vorrei invitarvi a condividere le vostre esperienze nei commenti qui sotto. Insieme possiamo creare una comunità di supporto, mentre affrontiamo queste sfide e celebriamo la nostra individualità. Ricordate di essere gentili con voi stessi e di accettare i cambiamenti e le fasi della vostra vita. Siamo qui per sostenerci l'un con l'altro! ☺️
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Spero di poter parlare con voi di persona un giorno, ma intanto, se nessuno te l'ha ancora detto oggi, ricordati che sei una persona incredibile e meriti tutto ciò che questo mondo ha da offrire 🤍
Annalisa x
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Il nome è stato cambiato per privacy.